Trasparenze > Giuseppe Sanmartino
- Germana Squillace
- 28 ott 2015
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“Dieci anni della mia vita pur d’essere lo scultore del Cristo Velato”. Questa frase è stata attribuita da molti al celebre Antonio Canova, quando nel 1780, si trovò ad ammirare la più importante scultura di Giuseppe Sanmartino. Situato all’interno della Cappella Sansevero, uno dei musei capolavoro di Napoli, vi è il ritratto scolpito del Cristo morto, a grandezza naturale, adagiato su un giaciglio, la testa reclinata su due cuscini, ai piedi gli strumenti del supplizio, la corona di spine, una tenaglia e i chiodi. Fin qui sembra di aver descritto una delle tante sculture rappresentanti il suo martirio. Ciò che rende ancora più suggestiva quest’opera d’arte, realizzata nel 1753, è il velo che ricopre il corpo inerme di Cristo. Ogni increspatura, ogni spessore, muscolo e quasi anche la sofferenza provata prima di morire può essere intravista tra le pieghe del sudario. Quasi come se questa scultura fosse stata realizzata dinanzi al corpo ancora palpitante appena tirato giù dalla croce.
http://www.vesuviolive.it/cultura/102038-il-cristo-velato-la-scultura-del-mistero/

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